In una delle ultime gara a cui ho partecipato mi è capitato di riflettere sulla forza del gruppo, la forza di un gruppo nutrito e ben affiatato che lavora insieme per il raggiungimento di un unico obiettivo.
Questa esperienza l'ho già provata e continuo a provarla in molte situazioni.
In questo blog che parla di corsa voglio limitarmi al mondo della corsa.
Anche in questo campo, come dicevo, ho avuto in moltissime occasioni riscontro a quanto affermo; sia con la mia società che con i MaratonAbili ho sperimentato cosa vuol dire essere squadra e cosa vuol dire sostenersi a vicenda.
Ma, in questo caso, volevo mettere in evidenza un altro aspetto.
Anche in uno sport individualistico come la corsa non vince chi è più bravo ma vince chi è più numeroso.
Mi spiego meglio; chi è più bravo vincerà sicuramente (almeno nella sua categoria) ma, se si tratta di un campionato a squadre, conterà molto di più il numero (tanto più se si riescono ad avere atleti in categorie o specialità non molto affollate) che non la singola prestazione e le poche eccellenze soccomberanno di fronte alle molte mediocrità (nessuno se ne abbia a male, questo termine non vuole essere usato in senso dispregiativo od offensivo, vuole solo mettere in risalto una realtà oggettiva, mediocrità, nel suo vero significato indica una condizione media, lo stato di ciò che è o si tiene ugualmente distante dai due limiti estremi, in questo caso di chi si colloca a metà classifica, nella "pancia" del gruppo).
Con questo cosa voglio dire?
Continuate ad allenarvi e cercate sempre di migliorarvi e di superare il vostro limite cercando di raggiungere sempre nuovi traguardi ma non dimenticate di curare anche lo spirito di gruppo e coltivare le amicizie; saranno quelle a sostenervi nel momento in cui l'impresa si farà troppo ardua e quello che sarà impossibile per voi soli diventerà, come per magia, un successo condiviso con il vostro gruppo.
Questa esperienza l'ho già provata e continuo a provarla in molte situazioni.
In questo blog che parla di corsa voglio limitarmi al mondo della corsa.
Anche in questo campo, come dicevo, ho avuto in moltissime occasioni riscontro a quanto affermo; sia con la mia società che con i MaratonAbili ho sperimentato cosa vuol dire essere squadra e cosa vuol dire sostenersi a vicenda.
Ma, in questo caso, volevo mettere in evidenza un altro aspetto.
Anche in uno sport individualistico come la corsa non vince chi è più bravo ma vince chi è più numeroso.
Mi spiego meglio; chi è più bravo vincerà sicuramente (almeno nella sua categoria) ma, se si tratta di un campionato a squadre, conterà molto di più il numero (tanto più se si riescono ad avere atleti in categorie o specialità non molto affollate) che non la singola prestazione e le poche eccellenze soccomberanno di fronte alle molte mediocrità (nessuno se ne abbia a male, questo termine non vuole essere usato in senso dispregiativo od offensivo, vuole solo mettere in risalto una realtà oggettiva, mediocrità, nel suo vero significato indica una condizione media, lo stato di ciò che è o si tiene ugualmente distante dai due limiti estremi, in questo caso di chi si colloca a metà classifica, nella "pancia" del gruppo).
Con questo cosa voglio dire?
Continuate ad allenarvi e cercate sempre di migliorarvi e di superare il vostro limite cercando di raggiungere sempre nuovi traguardi ma non dimenticate di curare anche lo spirito di gruppo e coltivare le amicizie; saranno quelle a sostenervi nel momento in cui l'impresa si farà troppo ardua e quello che sarà impossibile per voi soli diventerà, come per magia, un successo condiviso con il vostro gruppo.
Condivido ogni singola parola! Non ci sono personal best né medaglie che possano darti quello che ti danno gli amici ed il gruppo.
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