Ho comprato un altro paio di scarpe, le mie ASICS Gel Nimbus 12 ormai hanno fatto molti chilometri e presto le manderò in pensione (anche se continuo ancora ad usarle con grande soddisfazione) e le alterno alle Brooks Ghost 2 che preferisco alle Ghost 3 (che sono più pesanti ed hanno la pianta più stretta, anche se sono ottime scarpe) e che utilizzo per i lavori più veloci (ripetute, medio/corto veloce e qualche gara). Insomma, sarà una scusa, ma avevo voglia di provare un altro paio di scarpe.
Dopo numerose prove la mia scelta è caduta sulle Progrid Jazz 13 della Saucony.
Leggendo nel sito ufficiale Saucony, queste scarpe utilizzano numerose tecnologie e, in particolare:
Sempre sul sito della Saucony possiamo leggere che la scarpa è indicata per un runner con appoggio neutro che cerca una scarpa duttile, confortevole e straordinariamente ammortizzata, ideale per allenamenti su ogni distanza e ritmo. Mesh ancora più leggero e traspirante, Progrid sul tallone e SRC IMPACT ZONE. Coppetta prestampata sul tallone per maggiore supporto.
Lo so bene che con le scarpe nuove bisogna prima fare un po' di rodaggio: passeggiare e fare corsette leggere e brevi ma io non resistevo alla voglia di provarle e stamattina, complice una bella giornata di sole, con una temperatura da 9 a 15 gradi (a seconda dell'ora e del luogo)[1], ottima per allenarsi, ho fatto un lungo di 24 chilometri godendomi la giornata. La corsa lenta (sopra i 5 min. al chilometro) mi ha consentito di assaporare la mia città al sabato mattina. Ecco, in ordine del tutto casuale, alcune cose che hanno attirato la mia attenzione:
Morale: le scarpe non mi hanno dato alcun problema, sono molto leggere ma anche comodissime ed ottimamente ammortizzate. Domani, probabilmente, andrò a Sarzana per la 7a Marcia "CAMMINIAMO INSIEME"; sono previsti percorsi di 7, 15 e 22 chilometri, non so ancora quale farò (se i 14 o i 22), dipende dalla stanchezza e da quanto sono riuscito a recuperare.
Anche questa marcia è nel calendario del XXVII° Palio del Marciatore della Spezia e della Lunigiana come quella del 6 gennaio (di cui vi ho parlato in questo post) e di domenica scorsa al Favaro, anch'essa molto bella, con un percorso panoramicissimo e molto ben organizzata; entrambe con molta salita e, per questo, rappresentavano anche un ottimo allenamento.
Aggiornamento del 16 gennaio: alla fine, non solo ho partecipato alla marcia a Sarzana ma ho fatto (in compagnia, ad un ritmo molto lento e con soste abbastanza lunghe ai ristori) il percorso da 22 chilometri che, tra l'altro ha un dislivello di oltre 350 metri. Anche questo un percorso bello e panoramico che mi ha impegnato nelle salite ma non mi ha affaticato molto. Bilancio positivo.
[1] Ovviamente non vado in giro con un termometro di massima e di minima ma mi affido ai termometri che incontro durante la corsa, specialmente quelli delle insegne delle farmacie, a cominciare da quello sotto casa mia.
Dopo numerose prove la mia scelta è caduta sulle Progrid Jazz 13 della Saucony.
Leggendo nel sito ufficiale Saucony, queste scarpe utilizzano numerose tecnologie e, in particolare:
- HRC (Hight Rebonded Compound) E' un cuscinetto di materiale polimero posizionato sull'avanpiede, esteso sotto l'alluce, che lavora congiuntamente al sistema GRID al fine di attenuare gli shock per un prolungato periodo di tempo, ridistribuire la spinta in modo proporzionale ed offrire un'eccezionale "cushioning" senza compromettere la flessibilità.
- XT-900 Gomma al carbonio esclusiva Saucony ad elevata densità con eccezionali proprietà di resistenza all'usura.
- SRC (Super Rebound Compound) Un'evoluzione dell'HRC, garantisce il 15% in più di risposta elastica all'impatto e dura il 10% in più dell'EVA.
- PROGRID ProGrid TM si basa sugli stessi principi fisici del GRID. La piattaforma del Grid assorbe le forze che si generano nell’impatto del tallone col terreno, le assorbe e le trasmette a tutti gli altri componenti della scarpa, proteggendo così il piede e il corpo del runner. L’inserimento di un nuovo materiale nell’innovativo ProGrid TM ha sensibilmente migliorato il comfort. Questo materiale, una miscela di schiume e gomme sintetiche, prende il nome di Respon-Tek TM e si interfaccia perfettamente con la base in termoplastica, interagendo attivamente con essa. Permette infatti in modo molto efficace la trasmissione dell’energia, dando nel contempo un grande cushioning e un’ottima risposta dinamica (rebound).
- b/cR Uno speciale composto di gomma soffiata brevettato da Saucony utilizzato per la realizzazione di parti di battistrada delle suole. Offre leggerezza, flessibilità e cushioning, mantenendo intatte le caratteristiche di durata nel tempo.
- 3M 3M SCOTCHLITE materiale rifrangente che garantisce visibilità notturna o in condizioni di maltempo.
- 2dEVA Speciale mescola di EVA soffiata a doppia densità. Accentua le caratteristiche di assorbimento degli shock ma soprattutto di stabilità.
- HEEL COUNTER Premoulded Heel Counter
Sempre sul sito della Saucony possiamo leggere che la scarpa è indicata per un runner con appoggio neutro che cerca una scarpa duttile, confortevole e straordinariamente ammortizzata, ideale per allenamenti su ogni distanza e ritmo. Mesh ancora più leggero e traspirante, Progrid sul tallone e SRC IMPACT ZONE. Coppetta prestampata sul tallone per maggiore supporto.
Lo so bene che con le scarpe nuove bisogna prima fare un po' di rodaggio: passeggiare e fare corsette leggere e brevi ma io non resistevo alla voglia di provarle e stamattina, complice una bella giornata di sole, con una temperatura da 9 a 15 gradi (a seconda dell'ora e del luogo)[1], ottima per allenarsi, ho fatto un lungo di 24 chilometri godendomi la giornata. La corsa lenta (sopra i 5 min. al chilometro) mi ha consentito di assaporare la mia città al sabato mattina. Ecco, in ordine del tutto casuale, alcune cose che hanno attirato la mia attenzione:
- lo scarso traffico del sabato mattino presto;
- le persone che fanno colazione al bar;
- la vivacità della piazza del mercato;
- il centro storico e la zona pedonale non ancora affollata di persone;
- i negozi che devono ancora aprire e, dopo, i negozi che hanno appena aperto;
- i giardini pubblici;
- il lungomare e il sole che si riflette nell'acqua;
- i pescatori che pescano sul molo (ma poi, li mangeranno quei pesci "diesel"?!?);
- gli equipaggi dei pescherecci, rientrati in porto, intenti a riparare le reti da pesca;
- i mega-yacht ormeggiati nel porticciolo turistico;
- gli altri podisti che hanno avuto la mia stessa idea;
- e... tanto altro ancora.
Morale: le scarpe non mi hanno dato alcun problema, sono molto leggere ma anche comodissime ed ottimamente ammortizzate. Domani, probabilmente, andrò a Sarzana per la 7a Marcia "CAMMINIAMO INSIEME"; sono previsti percorsi di 7, 15 e 22 chilometri, non so ancora quale farò (se i 14 o i 22), dipende dalla stanchezza e da quanto sono riuscito a recuperare.
Anche questa marcia è nel calendario del XXVII° Palio del Marciatore della Spezia e della Lunigiana come quella del 6 gennaio (di cui vi ho parlato in questo post) e di domenica scorsa al Favaro, anch'essa molto bella, con un percorso panoramicissimo e molto ben organizzata; entrambe con molta salita e, per questo, rappresentavano anche un ottimo allenamento.
Aggiornamento del 16 gennaio: alla fine, non solo ho partecipato alla marcia a Sarzana ma ho fatto (in compagnia, ad un ritmo molto lento e con soste abbastanza lunghe ai ristori) il percorso da 22 chilometri che, tra l'altro ha un dislivello di oltre 350 metri. Anche questo un percorso bello e panoramico che mi ha impegnato nelle salite ma non mi ha affaticato molto. Bilancio positivo.
[1] Ovviamente non vado in giro con un termometro di massima e di minima ma mi affido ai termometri che incontro durante la corsa, specialmente quelli delle insegne delle farmacie, a cominciare da quello sotto casa mia.
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