domenica 27 novembre 2011

4° trail di Portofino - 13 novembre 2011


Ed eccomi al mio terzo trail (secondo se contiamo il Giir di Mont una skyrace, come è in realtà); dopo il Giir di Mont appunto ed il trail Golfo dei Poeti (alla prima edizione) eccomi schierato sulla linea di partenza del trail del monte di Portofino.
L'organizzazione è la stessa della mezza maratona internazionale delle Due Perle: l'Atletica Due Perle ed è stata ottima.
La logistica era la stessa e quindi abbiamo potuto usufruire dello sconto sul parcheggio convenzionato, degli spogliatoi e delle docce (ancora calde anche quando sono arrivato io) nel palazzetto dello sport.
Unico appunto il ristoro finale che non era molto fornito ed è stato smantellato abbastanza in fretta (nonostante sul sito fossero indicate otto ore e mezza come tempo limite) così che quelli arrivati oltre le quattro ore hanno trovato poco e niente.
Un'altra cosa che mi è dispiaciuta molto (ma che non è assolutamente da attribuire all'organizzazione) è stato vedere molta gente che cadeva e/o che inciampava lungo il percorso (alcuni facendosi anche male); lungo gli ultimi chilometri ho visto anche atleti fermi per i crampi. Tutto questo dà forse più di ogni altra cosa la misura di quanto era impegnativo questo trail.

Io, come al solito, l'ho affrontato con molta prudenza, non forzando troppo in salita per non perdere anzitempo le forze e non spingendo troppo in discesa per evitare di farmi male, cadere o sollecitare troppo le articolazioni (conosco i miei limiti).
Con queste premesse sono arrivato abbastanza in fondo alla classifica ma questo, almeno per me, era più che prevedibile!
Altrettanto prevedibile era la soddisfazione ed il divertimento di affrontare un percorso tanto impegnativo quanto bello.
Percorso che si snodava prevalentemente lungo i sentieri del parco del monte di Portofino in una giornata di splendido sole e con una temperatura mite: cosa chiedere di più?
I panorami mozzafiato si succedevano per tutto il percorso senza soluzione di continuità; peccato che bisognava prestare molta attenzione a dove si mettevano i piedi e non restava molto tempo per la contemplazione. Uno per tutti, il panorama della baia di San Fruttuoso: solo il senso del dovere mi ha impedito di fermarmi a fare il bagno ed a crogiolarmi al sole nella spiaggia deserta!

Collegato al trail (competitivo e con microchip) c'erano anche la 16^ edizione della "Marcia Arcobaleno" con due percorsi km. 5,5, e 12 e la 4^ edizione di "Ritorna la più Bella" di 23 chilometri (sullo stesso percorso del trail). Tutti e tre questi percorsi erano non competitivi ma altrettanto suggestivi.

lunedì 21 novembre 2011

16^ marcia tra i quartieri nel verde - 30 ottobre 2011


Un'altra marcia non competitiva, un ottimo allenamento corso in compagnia di amici e compagni di squadra.
La partenza era dal parco della Maggiolina alla Spezia ed erano previsti due percorsi collinari di 6 e 12 chilometri.
Io, come al solito, ho fatto il percorso più lungo che in realtà era oltre 13 chilometri (13,5 secondo il mio GPS da polso).
Organizzata dal Comitato Marce e dalla IV Circoscrizione La Spezia Est era valida per il Palio del marciatore della Spezia e della Lunigiana.
Percorso piacevole con salite anche lunghe ed impegnative, alcuni tratti di sterrato, sentieri e scalinate con meravigliosi panorami sul Golfo della Spezia (vista dal versante orientale); il percorso lungo è transitato per Isola, Montalbano e Montepertico per tornare poi al punto di partenza.
Una bella giornata di sole ha reso ancora più piacevole la manifestazione.

Nota: la foto è del golfo della Spezia ma l'ho fatta un altro giorno e da un'altra posizione; il giorno della marcia non avevo la macchina fotografica con me. Vi assicuro (per chi non conoscesse la zona) che il panorama era altrettanto bello.

mercoledì 16 novembre 2011

150 pettorali gratuiti per la maratona di Pisa (e non solo)




Tutti sono a conoscenza della catastrofe capitata nel territorio spezzino e lunigianese con la recente alluvione; per dare un segno di solidarietà alle popolazioni colpite da questo disastro Palazzo Blu (Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa), PisaMarathon ed Alfea (ippodromo) consentiranno il giorno 18 dicembre una giornata di sport gratuita.
In particolare, per gli atleti residenti nelle province della spezia e di Massa Carrara, sarà possibile iscriversi gratuitamente alla maratona di Pisa (l'offerta è valida esclusivamente per la maratona e non per la mezza). Per questa iniziativa sono stati messi a disposizione 150 pettorali.
Oltre a questa possibilità, ci sono anche altre agevolazioni; si potrà visitare gratuitamente la mostra di Picasso a Palazzo Blu o assistere alle corse ippiche all'ippodromo di San Rossore.

Questa la notizia come riportata sul sito ufficiale della maratona di Pisa:
Una nuova iniziativa che intende in qualche modo venire incontro alle popolazioni martoriate della Lunigiana e Levante spezzino.
Palazzo Blu (Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa), PisaMarathon ed Alfea (ippodromo)consentiranno il giorno 18 dicembre una giornata di sport gratuita.
Per i residenti nelle province di Massa-Carrara e di La Spezia (tesserati Fidal o Uisp) sarà possibile infatti iscriversi gratuitamente alla PisaMarathon di 42,195km del prossimo 18 dicembre (risparmiando i 50,00 euro previsti dall'iscrizione), quindi vedere le corse ippiche in San Rossore (in questo caso la gratuità è estesa anche ad un accompagnatore) ed infine sarà possibile visitare anche la mostra di Picasso a Palazzo Blu (Lungarno Gambacorti).
Un modo per stare vicini alle popolazioni colpite delle due province.
Dal giorno 15 novembre sarà disponibile lo speciale modulo d´iscrizione alla 42,195km sui siti www.pisamarathon.it e www.idearun.it (si tratta di dichiarare il codice del chip personale o noleggiarne uno pagando il servizio e la cauzione aggiuntiva).
Fino ad un massimo di 150 iscritti alla maratona (solo 42,195km), sarà possibile usufruire di questa agevolazione.

Il modulo d'iscrizione è scaricabile dai siti sopra indicati: quello della maratona di Pisa e Idearun.

giovedì 10 novembre 2011

3^ maratona città di Lucca - 23 ottobre 2011


Seconda maratona della mia "vita podistica"; dopo quella di Roma del 20 marzo scorso eccomi di nuovo alla prova della distanza regina: 42 chilometri e 195 metri (si, perché quei 195 metri sono i più faticosi ma anche i più emozionanti!).
Una splendida giornata, fredda ma non troppo e con un bel sole che ci ha accompagnato per tutto il tempo ha reso ancora più bella questa esperienza.
Percorso fondamentalmente liscio e filante con pochissime salite, in particolare si facevano sentire un sottopasso prima del rientro in città e la salitella per tornare sulle mura cittadine verso la fine ma, tutto sommato, tutto superabile.
Anche l'arrivo era in leggera salita e me ne sono accorto perché mi piace spingere al massimo negli ultimi metri (lo so, non serve a niente, ma mi piace così!) ma, a quel punto, avendo davanti il gonfiabile del traguardo ed il pubblico che ti incita, la fatica non si sente più.

Ottima organizzazione della manifestazione, belli la medaglia ed il pacco gara (una maglia tecnica con il logo della maratona e alcuni gadget); forse alcune cose sono migliorabili, ad esempio ho visto solo 4 bagni cimici, forse sarebbe stato necessario metterne qualcuno in più; inoltre, pur essendo previste le etichette da applicare alle borse, il deposito borse era nella tensostruttura adibita a spogliatoio e non era custodito.
Non ho visitato l'expo maratona perché sono arrivato al mattino e non ho fatto in tempo (anche alla fine della gara sono subito ripartito) e quindi non so dirvi com'era.
Per il resto tutto bene, come dicevo prima, l'organizzazione è stata ottima; ben organizzati i ristori e gli spugnaggi; adeguato il ristoro finale; piacevole l'intrattenimento musicale dei gruppi musicali giovanili lungo il percorso e bello il percorso, soprattutto nel passaggio sulle mura cittadine alla partenza ed all'arrivo e i passaggi nel centro di Lucca.

La mia gara. Ho fatto il mio PB ed era facile, visto che era la seconda maratona, comunque sono riuscito ad arrivare entro le 4 ore e per me è già un primo traguardo. Vedremo di migliorare ulteriormente nelle prossime.
Mi sono reso conto che, oltre alle gambe, devo allenare meglio la testa; ritengo (ed è già un po' che lo penso) che in questo tipo di gare (maratona e, ancora di più, ultramaratone) la mente svolga un ruolo fondamentale ma questo non sono certo né il primo né l'unico a dirlo.

Nella foto Joachim Nshimirimana (Toscana Caripit), il vincitore di questa edizione con il tempo di 02.18.40.

venerdì 4 novembre 2011

Brooks Ghost 4


Dopo aver provato ed utilizzato con grande soddisfazione le Ghost 2 eccomi passato direttamente alle 4 saltando la versione 3.
La Ghost 4 viene data per un peso di 320 grammi; le mie, che sono numero 45 pesano 355 grammi; tutto sommato sono le scarpe più pesanti che ho preso finora (le Ghost 2 erano le più leggere). Visto il mio peso e la mia lentezza ho comunque bisogno di scarpe ben ammortizzate e resistenti; queste conto di rodarle per bene ed utilizzarle per la prossima maratona che ho in programma: Pisa il 18 dicembre.
Per ora non ho ancora avuto modo di provarle, ho fatto solo trail e strade sterrate (utilizzando le mie fidate Montrail Badrock o le ultime ASICS Gel Nimbus 12 che ormai hanno un po' di chilometri) e non volevo subito sciuparle. Il rodaggio lo farò su strada o, al limite, in pista.

Sul sito ufficiale Brooks, questa scarpa è così descritta:
Un fantasma da apprezzare! – I nuovo GHOST 4 non ha nulla da invidiare ai suoi rinomati predecessori. Il DNA ™, la nuova struttura a tacche flessibili, il Tongue Tied e un Caterpillar Crashpad più grande sono le novità del nuovo modello. La forma parzialmente modificata della soletta nella parte anteriore del piede la postura del piede resta stabile e il suo movimento elastico. Il Tongue Tied impedisce lo scivolamento della linguetta durante la corsa, impercettibile proprio come un fantasma.


Sono proprio curioso di vedere come funzione il DNA,
In questo divertente video (fatto sullo stile dei video di orientamento del progetto Dharma nella serie LOST) vengono spiegate le caratteristiche del sistema DNA, un fluido non newtoniano utilizzato in alcuni modelli di Brooks tra cui, appunto, le Ghost 4.



Riporto anche la descrizione di questa tecnologia così come è spiegata nel sito ufficiale della Brooks:

DNA™

Ogni corridore è diverso da tutti gli altri. Il nostro DNA ci rende unici. Tuttavia gli specialisti della corsa BROOKS sono finalmente riusciti a decodificare il DNA dei corridori. Finora, tutti i sistemi ammortizzanti delle moderne scarpe sportive erano costruite per corridori assolutamente nella media, di media statura. I corridori più alti e più veloci dovevano accontentarsi di scarpe troppo che per loro erano troppo morbide. I corridori di statura più bassa e più lenti le percepivano invece come troppo dure. In tutto ciò, i corridori assolutamente nella media sono una rarità. Perciò la maggior parte dei corridori corre con scarpe con un’ammortizzazione che non è veramente adatta a loro. Con il nome di BROOKS DNA™ il brand High Performance Running ha ora sviluppato un sistema ammortizzante capace di adattarsi alle esigenze di tutti i corridori.

Che cos’è DNA™?

BROOKS DNA™ offre sempre l’equilibrio perfetto tra ammortizzazione e recupero dell’energia. Il materiale non è propriamente un materiale rigido, bensì una sostanza liquida densissima, che a livello molecolare si comporta come milioni di piccole molle. La rivoluzionaria tecnologia ammortizzante BROOKS DNA™ si adatta immediatamente alla biomeccanica, alla velocità e al peso specifici di ogni corridore.
La nuova tecnologia ammortizzante beneficia di un ottimale recupero dell’energia. Con i materiali tradizionalmente usati per le suole, il recupero dell’energia diminuisce all’aumentare della forza d’urto. Per questo molte scarpe danno a un certo punto la sensazione di essere diventate ”piatte”. Con BROOKS succede esattamente il contrario. Con BROOKS DNA™ l’aumento della forza d’urto fa aumentare anche il recupero dell’energia.
Per disegnare la speziale forma degli elementi DNA™, BROOKS ha analizzato in modo molto approfondito numerosi corridori e stili di corsa. Così BROOKS ha studiato e capito dov’è maggiore il carico di compressione sulla suola ed ha collocato proprio in questi punti gli elementi DNA™.