venerdì 28 gennaio 2011

Parli sempre di corsa


Come faccio già nell'altro blog dedicato alla cucina vegetariana, anche qui pubblicherò una serie di post dedicati ai libri che ho letto e che in qualche modo riguardano gli argomenti trattati nel blog. Comincio dal primo (e per ora unico) libro che ho letto sulla corsa.

Linus, al secolo Pasquale Di Molfetta, speaker e direttore di radio Dee-Jay, da un po' di anni è diventato un appassionato di podismo ed in particolare della maratona di New York a cui da anni partecipa e che nel 2010 è riuscito a terminare sotto le 3 ore e 30.
Per raccontare questa sua passione, oltre agli articoli che scrive per Runner's World, al suo blog e ai suoi vari interventi ha scritto un libro; un libro corto, piacevole da leggere e dove sono raccolti i pensieri di un podista come lui, attento alle tabelle ma anche alla famiglia e agli impegni di lavoro. Senza dubbio questo approccio è il migliore per godersi la corsa e trarne beneficio sotto tutti i punti di vista (non solo per la salute).

titolo: Parli sempre di corsa
autore: Linus
editore: Mondadori
anno: 2010
pagine: 108
prezzo: 15,50 €

Che male c’è nell’avere una passione? Nessuno, soprattutto se è una passione sana, fortificante e coinvolgente. E pazienza se diventa un po’ ossessiva. Linus, il capo di Radio Deejay, parla sempre di corsa, la sua, quella che, cascasse il mondo, affronta tre volte alla settimana: martedì, giovedì e sabato o domenica. È un bisogno totalizzante e radicale, che lo ha trasformato da pigro quarantenne di grande successo a podista amatoriale con il pensiero fisso sulla tabella di allenamento. In "Parli sempre di corsa", tormentone nato durante la sua trasmissione quotidiana “Deejay chiama Italia”, Linus racconta per filo e per segno l’esplosione della sua passione, del mondo che si è aperto davanti e dentro di lui, con tanti episodi divertenti e personaggi che meritano di essere conosciuti, fino a farlo somigliare a una sorta di versione italiana del saggio L’arte di correre di Murakami. Un libro intenso, divertente e contagioso, che fa venir voglia di infilarsi la scarpe da podismo e uscire a farsi una bella corsa.

Qui il video con l'intervista a Linus.

sabato 22 gennaio 2011

Runner's World



Per gli appassionati di podismo come me, il web è pieno di siti molto utili ed interessanti dove trovare tabelle di allenamento, esercizi fisici per il potenziamento, indicazioni su come impostare una gare o sulla corretta alimentazione dello sportivo e molto altro ancora.
Ovviamente, si possono trovare informazioni su tutto e non sempre tutto quello che si trova è attendibile, da seguire o condivisibile.
Occorre dunque fare attenzione e non dimenticare mai, come in tutte le cose, di usare il proprio discernimento e spirito critico.
Con queste premesse possiamo usufruire delle possibilità che ci offre internet.
Per questo motivo in questo e in altri post a venire, segnalo (con la stessa etichetta "siti web") i siti che ritengo interessanti e che mi sono (stati) d'aiuto.
Comincio con la versione italiana di Runner's World, Il sito ufficiale della rivista di corsa più letta al mondo. Su questo sito potrete scaricare tabelle di allenamento, guide, vedere il calendario delle corse, leggere tanti articoli molto interessanti su svariati argomenti e utilizzare Smart Coach. Con Runner's World Smart Coach, il nuovo tool di Runner's World, è possibile creare il proprio piano di allenamento in funzione del livello e dell'obiettivo che si intende raggiungere; è gratuito, basta registrarsi.
Molto interessante anche la versione internazionale (in lingua inglese) del sito che offre ancora più utilità; particolarmente utili la sezione "tools" con tanti strumenti utili e di facile utilizzo, quella dedicata ai video (da dove ho tratto gli esercizi pubblicati in un mio precedente post) e la sezione dedicata alle ricette (anche vegetariane)
Esiste anche la rivista, ma di questa ne parlerò in un altro post.

sabato 15 gennaio 2011

Saucony Progrid Jazz 13


Ho comprato un altro paio di scarpe, le mie ASICS Gel Nimbus 12 ormai hanno fatto molti chilometri e presto le manderò in pensione (anche se continuo ancora ad usarle con grande soddisfazione) e le alterno alle Brooks Ghost 2 che preferisco alle Ghost 3 (che sono più pesanti ed hanno la pianta più stretta, anche se sono ottime scarpe) e che utilizzo per i lavori più veloci (ripetute, medio/corto veloce e qualche gara). Insomma, sarà una scusa, ma avevo voglia di provare un altro paio di scarpe.
Dopo numerose prove la mia scelta è caduta sulle Progrid Jazz 13 della Saucony.
Leggendo nel sito ufficiale Saucony, queste scarpe utilizzano numerose tecnologie e, in particolare:

  • HRC (Hight Rebonded Compound) E' un cuscinetto di materiale polimero posizionato sull'avanpiede, esteso sotto l'alluce, che lavora congiuntamente al sistema GRID al fine di attenuare gli shock per un prolungato periodo di tempo, ridistribuire la spinta in modo proporzionale ed offrire un'eccezionale "cushioning" senza compromettere la flessibilità.
  • XT-900 Gomma al carbonio esclusiva Saucony ad elevata densità con eccezionali proprietà di resistenza all'usura.
  • SRC (Super Rebound Compound) Un'evoluzione dell'HRC, garantisce il 15% in più di risposta elastica all'impatto e dura il 10% in più dell'EVA.
  • PROGRID ProGrid TM si basa sugli stessi principi fisici del GRID. La piattaforma del Grid assorbe le forze che si generano nell’impatto del tallone col terreno, le assorbe e le trasmette a tutti gli altri componenti della scarpa, proteggendo così il piede e il corpo del runner. L’inserimento di un nuovo materiale nell’innovativo ProGrid TM ha sensibilmente migliorato il comfort. Questo materiale, una miscela di schiume e gomme sintetiche, prende il nome di Respon-Tek TM e si interfaccia perfettamente con la base in termoplastica, interagendo attivamente con essa. Permette infatti in modo molto efficace la trasmissione dell’energia, dando nel contempo un grande cushioning e un’ottima risposta dinamica (rebound).
  • b/cR Uno speciale composto di gomma soffiata brevettato da Saucony utilizzato per la realizzazione di parti di battistrada delle suole. Offre leggerezza, flessibilità e cushioning, mantenendo intatte le caratteristiche di durata nel tempo.
  • 3M 3M SCOTCHLITE materiale rifrangente che garantisce visibilità notturna o in condizioni di maltempo.
  • 2dEVA Speciale mescola di EVA soffiata a doppia densità. Accentua le caratteristiche di assorbimento degli shock ma soprattutto di stabilità.
  • HEEL COUNTER Premoulded Heel Counter

Sempre sul sito della Saucony possiamo leggere che la scarpa è indicata per un runner con appoggio neutro che cerca una scarpa duttile, confortevole e straordinariamente ammortizzata, ideale per allenamenti su ogni distanza e ritmo. Mesh ancora più leggero e traspirante, Progrid sul tallone e SRC IMPACT ZONE. Coppetta prestampata sul tallone per maggiore supporto.

Lo so bene che con le scarpe nuove bisogna prima fare un po' di rodaggio: passeggiare e fare corsette leggere e brevi ma io non resistevo alla voglia di provarle e stamattina, complice una bella giornata di sole, con una temperatura da 9 a 15 gradi (a seconda dell'ora e del luogo)[1], ottima per allenarsi, ho fatto un lungo di 24 chilometri godendomi la giornata. La corsa lenta (sopra i 5 min. al chilometro) mi ha consentito di assaporare la mia città al sabato mattina. Ecco, in ordine del tutto casuale, alcune cose che hanno attirato la mia attenzione:
  • lo scarso traffico del sabato mattino presto;
  • le persone che fanno colazione al bar;
  • la vivacità della piazza del mercato;
  • il centro storico e la zona pedonale non ancora affollata di persone;
  • i negozi che devono ancora aprire e, dopo, i negozi che hanno appena aperto;
  • i giardini pubblici;
  • il lungomare e il sole che si riflette nell'acqua;
  • i pescatori che pescano sul molo (ma poi, li mangeranno quei pesci "diesel"?!?);
  • gli equipaggi dei pescherecci, rientrati in porto, intenti a riparare le reti da pesca;
  • i mega-yacht ormeggiati nel porticciolo turistico;
  • gli altri podisti che hanno avuto la mia stessa idea;
  • e... tanto altro ancora.

Morale: le scarpe non mi hanno dato alcun problema, sono molto leggere ma anche comodissime ed ottimamente ammortizzate. Domani, probabilmente, andrò a Sarzana per la 7a Marcia "CAMMINIAMO INSIEME"; sono previsti percorsi di 7, 15 e 22 chilometri, non so ancora quale farò (se i 14 o i 22), dipende dalla stanchezza e da quanto sono riuscito a recuperare.
Anche questa marcia è nel calendario del XXVII° Palio del Marciatore della Spezia e della Lunigiana come quella del 6 gennaio (di cui vi ho parlato in questo post) e di domenica scorsa al Favaro, anch'essa molto bella, con un percorso panoramicissimo e molto ben organizzata; entrambe con molta salita e, per questo, rappresentavano anche un ottimo allenamento.

Aggiornamento del 16 gennaio: alla fine, non solo ho partecipato alla marcia a Sarzana ma ho fatto (in compagnia, ad un ritmo molto lento e con soste abbastanza lunghe ai ristori) il percorso da 22 chilometri che, tra l'altro ha un dislivello di oltre 350 metri. Anche questo un percorso bello e panoramico che mi ha impegnato nelle salite ma non mi ha affaticato molto. Bilancio positivo.

[1] Ovviamente non vado in giro con un termometro di massima e di minima ma mi affido ai termometri che incontro durante la corsa, specialmente quelli delle insegne delle farmacie, a cominciare da quello sotto casa mia.

sabato 8 gennaio 2011

Ancora sulle MBT



Nel post precedente vi avevo parlato delle ultime scarpe che ho comprato ma, a prima vista, può essere difficile capire il nesso tra queste scarpe e il mondo del podismo.
Ecco quindi un altro post dedicato all'argomento.
Nel video potete avere qualche informazione in più circa gli effetti delle MBT; oltre ad avere una funzione allenante di tutte le catene muscolari coinvolte nella corsa rafforzano i muscoli del core , aumentano la propriocettività (grazie all'instabilità che creano) e favoriscono un più rapido recupero dopo un allenamento o una gara.
Tra le varie opinioni riportate nel sito ufficiale, mi ha particolarmente colpito quella di Ottaviano Iuliano, Comandante Sezione Atletica dell'Arma dei Carabinieri Dott. in Scienze Motorie Allenatore Federazione Italiana Atletica Leggera nonché ex quattrocentista azzurro con un personale sui 400 m. di 47'14".
Nella sua recensione dichiara di far utilizzare queste scarpe anche per alcuni atleti da lui allenati per sedute specifiche di allenamento. Questa la recensione completa tratta dal sito:

Le MBT, che non chiamo scarpe volutamente perchè si tratta di calzature da indossare per percepire la piacevole sensazione di "galleggiare" con i piedi a terra, sono abitualmente utilizzate da alcuni dei nostri atleti per effettuare delle sedute specifiche di allenamento che hanno la funzione di aumentare e migliorare la capacità propriocettiva del piede che impatta con il suolo. Infatti effettuare esercizi specifici con le MBT, come le andature di tecnica di corsa (rullata stretta-ampia, skip basso-rapido, balzata rapida, etc) aiuta decisamente la sensibilizzazione motoria del sistema neuromuscolare continuamente stimolato dal "masai sensor". I risultati sono riscontrabili soprattutto dal fatto che le catene muscolari coinvolte lavorano visibilmente meglio sia perché si agevola la migliore postura sia perché i muscoli cineticamente coinvolti si contraggono armoniosamente. Quest'ultimo aspetto si evince dal fatto che gli atleti coinvolti nell'utilizzo delle MBT hanno raggiunto la corretta postura e di conseguenza diminuito la percentuale di infortuni eliminando totalmente i problemi di affaticamento muscolare dei lombari notevolmente stressati nel camminare, marciare e nel correre. La deambulazione indossando le MBT, dopo il dovuto tempo di adattamento, è piacevole e rilassante ed inoltre aiuta le fasi di recupero da faticosi allenamenti di corsa o marcia. In sintesi l'utilizzo della MBT è valido per il semplice camminare, per allenare la capacità di percepire il proprio corpo nello spazio e per imparare a sentire e controllare positivamente lo stato di contrazione dei muscoli.

giovedì 6 gennaio 2011

MBT le anti-shoe


In questo post voglio parlarvi di scarpe, però non parlerò di scarpe per il podismo, lascerò quindi perdere la classica suddivisione in A2, A3, ecc. per parlarvi delle "anti-shoe" ovvero le MBT. MBT è l'acronimo di Masai Barefoot Technology perché i loro ideatori si sono ispirati ai Masai, il popolo africano che cammina a piedi scalzi su terreni naturali molto irregolari.
Sul loro sito potrete trovare moltissime informazioni e gli abstract degli studi scientifici svolti per sostenere e confermare la validità del prodotto.
Io, prima di acquistarle ho guardato il sito, ho cercato informazioni su altri siti, sui forum e ho sentito le opinioni dei miei amici che, prima di me, le avevano acquistate. Devo dire che non sono riuscito a trovare persone che, avendole provate, se ne sono lamentati. Sono scarpe che costano molto ma, come dice qualcuno, se mantengono almeno la metà di quello che promettono, sono un affare e così mi sono deciso e ho preso il mio primo paio di MBT. Sono le kimondo Mid GTX black (quelle rappresentate nell'immagine) e, devo dire, che indossate sono meno brutte che viste così ma soprattutto sono comodissime. Il rivenditore della mia città non le aveva pronte in negozio e me le ha ordinate; tempo un giorno erano già arrivate e, appena le ho comprate, ho voluto subito provarle. Superato il primo impatto (i primi passi con queste scarpe sono un po' "strani") ho apprezzato subito la comodità. Le ho prese ieri pomeriggio e oggi le ho portate tutto il giorno facendo una passeggiata in centro con una pioggia a tratti anche forte; il piede è rimesto caldo e asciutto.
Ancora non so dire se sono allenanti, se fanno dimagrire e se, realmente, riuscirò a percepire tutti i benefici descritti nel sito; per ora, posso solo dire che sono molto comode e che avendoci camminato a lungo dopo che stamattina ero andato a correre non ho avuto alcun problema e nessun dolore o fastidio.
Direi che come inizio è buono.

Passando a parlare di corsa, come ho accennato poc'anzi, stamattina ho partecipato ad una marcia non competitiva che si è svolta alla Spezia, si tratta della 17^ marcia corripegazzano - 7° memorial Pier Manlio Bibiano, valida per il Palio del Marciatore della Spezia e Lunigiana. Questa marcia, infatti è stata la prima del 2011 del 2011 del calendario marce del Palio del Marciatore ed è stata organizzata, come tutti gli anni, dal Comitato Marce. Le distanze erano due: 7 o 14 chilometri, entrambi collinari con una bella e lunga salita all'inizio e con percorsi molto panoramici. Io ho scelto il percorso da 14 chilometri per fare un po' di allenamento in salita visto che tendo sempre ad evitarle e, invece, in questo periodo dell'anno, ho bisogno di fare un po' di potenziamento.
Anche questa marcia è stata una bella occasione per condividere insieme ad altri podisti la passione per la corsa.
Il tempo è stato clemente nella prima parte della mattinata mentre, nella seconda metà della corsa ha cominciato a piovere rendendo più scivolose le scalinate sulla via del ritorno. Comunque, è stato sufficiente rallentare un pochino l'andatura e prestare maggiore attenzione per concludere agevolmente questa marcia.
Domenica prossima si replica con un percorso similare dall'altra parte della città. Infatti, alle ore 9,00 partirà dal Favaro la 14^ marcia con l'ARCI.

sabato 1 gennaio 2011

La frase del mese - gennaio 2011

Se l'uomo non respirasse morirebbe; muore ugualmente se non respirano la sua anima e il suo spirito.


Con questa frase voglio augurarvi un 2011 pieno di ogni felicità e di soddisfazioni podistiche!